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U PARRINU

SABATO 1 MARZO - CHRISTIAN DI DOMENICO

SABATO 1 MARZO - Teatro Comunale di Bagnolo in Piano

ORE 21.00


scritto, diretto e interpretato da Christian Di Domenico


Mi capita spesso di soffermarmi a guardare persone (uomini, donne, bambini) affette da varie malattie oppure diversamente abili, per cercare di capire il loro approccio alla vita, dalle azioni semplici, quotidiane, all’incontro con gli altri; che tipo di relazioni hanno, quali passioni o desideri; come vedono se’ stessi, quale consapevolezza hanno della loro condizione. E poi, all’improvviso, mi accorgo che tutte queste domande dovrei rivolgerle a me stesso. A quel punto la faccenda si fa’ interessante e problematica allo stesso tempo. Sono disposto a riconoscere le mie mancanze, le mie lacune, le mie disabilità? Quanti amici ho e che relazioni ho con loro? Sono sincere, vive? Con quale metro di giudizio sono pronto a criticare o semplicemente valutare le vite degli altri? Per quale motivo riesco a vedere solo i loro difetti, ciò che a loro manca e non i loro pregi, le loro virtù? Poi succede di imbatterti in un video che qualche bullo adolescente ha voluto spedire su internet per vantarsi degli atti di crudeltà nei confronti di qualche malcapitato ragazzino disabile, handicappato, con sindrome di Down o semplicemente più debole e incapace di difendersi e ti chiedi: perché? Oppure di leggere su un giornale che negli ultimi quattro mesi, nel reparto di neonatologia di un ospedale di Bari, dove vivo, sono nati una bambina e un bambino con la sindrome di Down e in entrambi i casi i loro genitori hanno deciso di abbandonarli, mentre altre persone, successivamente, hanno scelto di adottarli. Perché? Ho letto il libro di Giacomo Mazzariol: “Mio fratello rincorre i dinosauri”. Ho conosciuto lui e la sua splendida famiglia. La loro storia mi ha illuminato e mi è venuta voglia di raccontarla a modo mio. Così ho deciso di cominciare un nuovo cammino che mi aiuti a rieducare il mio sguardo disabile, affinchè riesca finalmente a vedere tutta la bellezza e l’amore che ogni essere vivente è in grado di ricevere e di dare. Senza pregiudizi e senza aspettative.  Vedere e scegliere di amare.Raffinata, elegante e coinvolgente narrazione-confessione di una tessera molto importante nella vita di Christian Di Domenico, autore e interprete capace con la sua tenera semplicità di coinvolgere, divertire, commuovere e lasciare un segno profondo di amore. U parrinu si inserisce come straordinario e inimmaginabile spettacolo nella Rassegna "Palco Off - Autori, attori, storie di Sicilia" che si sta sempre più rivelando una finestra autentica sul variegato, multiforme e contraddittorio mondo siciliano dicotomizzato tra Bene eroico e male estremo e in cui la solarità può trascolorare in tragedia. Non a caso il sottotitolo recita La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia perché il fulcro di questa vicenda è Il parroco (U parrinu) che con la sua dirompente e innovativa azione educativa nei confronti dei giovanissimi e dei più adulti ha smosso gli animi di molti rappresentando una cellula impazzita nell'ambito di comportamenti sociali ormai consolidati complice l'indifferente carenza delle Istituzioni: infinite le promesse non mantenute da 'pseudopolitici' senza interessi reali per gli altri. Non più arrendevole dipendenza, docile soggezione, remissiva sottomissione, rispettoso servilismo e devoto ossequio verso altri apparentemente più forti perché per don Pino la vera forza non è la violenza vendicativa, ma il perdono affettuoso e amorevole: messaggio sovversivo in cui l'amore prende il posto della paura operando una rivoluzione che destabilizza gli antichi poteri basati sul terrore e radicati nell'ignoranza e nell'estrema povertà di chi soggiace, ma anche di colui che pur credendo di essere chi guida è solo un burattinaio di corpi senz'anima.

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